Se da più di un anno la vita di ogni persona è, a prescindere dal luogo della sua residenza, stravolta dalle misure restrittive stabilite dai governi per frenare la rapida diffusione del covid, anche in presenza di più vaccini efficaci si assiste ancora al perdurare di queste limitazioni alla libertà personale. Certamente sacrosanta ogni decisione che segnali la necessità di vigilare sulla eventualità di una ennesima ondata di contagi, tuttavia tale scelta appare agli occhi della gente come una rinnovato ed estenuante ostacolo che mina la vita sociale nelle sue fondamenta. L'emergere nel Regno Unito della cosiddetta variante delta e il conseguente picco di contagi giornalieri che tale nazione sta registrando ha ad esempio indotto il governo italiano a obbligare alla quarantena ogni turista inglese che intenda visitare il Bel paese. E' facile intuire le ripercussioni negative che l'industria turistica italiana, già sommamente piegata da un lungo periodo di penuria lavorativa, sta subendo in seguito a quella deliberazione. Impedire ad una parte dei turisti di vivere entro un'atmosfera di pura tranquillità la propria villeggiatura in un paese ammirato e amato in tutto il mondo, significa stimolarli a scegliere un altro luogo dove trascorrere le loro vacanze. Alberghi, bed and breakfast e la ristorazione sono le attività che ormai fortemente indebolite dalla mancanza di turismo pagherebbero più delle altre questa ulteriore restrizione alla circolazione delle persone.
MAGGIORE OTTIMISMO DEGLI OPERATORI DEL TURISMO RISPETTO AL RECENTE PASSATO
Ad eccezione della estemporanea disavventura legata alla diffusione nel Regno Unito della variante indiana, i benefici derivanti dalla vaccinazione di massa in corso sono ampiamente evidenti. La riduzione drastica dei contagi e delle morti per coronavirus in buona parte del mondo ci avvicinano sia pure gradualmente all'uscita da questo asfissiante incubo. Pertanto le agenzie di viaggi stanno già segnalando una florida ripresa della loro attività accumulando un numero sempre crescente di prenotazioni in hotel, ville e bed and breakfast in qualsiasi paese. In particolare in Italia si attendeva questo momento positivo visto che il settore turistico produce mastodontiche entrate nelle casse dello Stato. Ed è peraltro giusto sottolineare anche la speranza, ora più viva e concreta, di poter svolgere la propria attività imprenditoriale e dare posti di lavoro a gente realmente bisognosa. Al di là dei sostegni elargiti dal governo italiano alle fasce sociali più deboli, è indubbio che si è alzato il tasso di disoccupazione nella nostra penisola. E l'opportunità di rianimare una economia al collasso non può che far auspicare prospettive di un veloce miglioramento. E' emozionante oggi verificare la presenza di turisti che riempiono le strade delle località balneari e montane che per un anno risultavano essere completamente deserte.